“Ci sono pochissimi
racconti possibili,
ma occorre che ciascuno
racconti a modo suo, con circostanze differenti.”
Jorge Luis Borges
Forse è proprio grazie al messaggio di Borges che gli scrittori Luisa Mattia e Luigi Ballerini hanno deciso di regalarci la storia di Lavinia. Una storia in cui, come piace definirla agli autori, “non c’è niente di vero, ma è tutto vero”. Il tema che affronta il romanzo “Cosa saremo poi”, presentato questa mattina alla scuola media “Piero Calamandrei”, è complicato al punto che, anche gli autori stessi hanno dubitato inizialmente di scriverlo. “Avevo paura di trattare di cyberbullismo-ammettte Mattia- ma mi sono affidata ad un esperto come Ballerini e mi sono buttata a capofitto per creare una storia fatta di ragazzi verosimili in cui gli stessi ragazzi/lettori potessero ritrovarsi”. Ed eccoci alla storia. Tutto ormai è già successo. La storia comincia esattamente il giorno dopo di quello in cui Lavinia, la nostra protagonista, voleva togliersi la vita. Per fortuna riesce a salvarsi ma perché ha tentato il suicidio? Il perché lo sa bene Falco, lo “spaccone” di un gruppeto di ragazzi che ha preso di mira Lavinia e ne ha fatto oggetto di continue molestie e umiliazioni sui social network. Tutto molto facile e divertente o inesistente per chi non è in gioco. Perché Falco e i suoi amici si saranno sicuramente divertiti, ma Lavinia no. Lavinia comincia la sua storia dal punto più basso. Lei che, dopo aver toccato il fondo, cerca di ricostruire ciò che le hanno fatto; lo farà lentemente, dolorosamente ma anche caparbiamente e coraggiosamente perché vuole, a tutti i costi, rivedere le stelle. Tuttavia sa bene che, per far questo, le sue sole forze non bastano. Riuscirà a ritrovare se stessa grazie a un’attrice, a una commedia di Shakespeare e a un ragazzo di cui potersi fidare e innamorare con allegria e spensieratezza. Troverà una soluzione momentanea e mi piace sottolineare questo aspetto perché come la co-autrice Mattia oggi ci ha fatto notare:”Non ci sono certezze se non temporanee”.
Marzia Merlone Borla
Liceo scientifico Niccolò Copernico
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