“La diversità dà origine a libri e cose bellissime” ci ha detto Gabriele Clima, autore del libro “Sole fra le dita” (San Paolo), vincitore del premio Andersen 2017 per la categoria +15,  affiancato nell’incontro da Elena Corniglia, rappresentante di Area Onlus.

Per il protagonista del libro, il sedicenne Dario, l’ autore si è ispirato al figlio e in particolare ad alcuni episodi realmente accaduti, come un commento molto pesante da parte dell’insegnante davanti a tutta la classe riguardo alla separazione dei genitori oppure il tentativo di migliorare la vita a scuola di una compagna disabile finito in una specie di rapimento a fin di bene.

Nel romanzo ad essere disabile è Andy (gioco di parole per hANDIcappato), un ragazzino che viene affidato a Dario perché se ne prenda cura. L’autore ci ha confidato che in un primo momento il libro si sarebbe dovuto intitolare “Il Mio Amico Handy”. Sebbene badare a Andy sia inizialmente una punizione per Dario, i due diventano amici inseparabili: “Apparentemente i due ragazzi sono molto diversi, ma è questa diversità che li rende unici, sicuri e uniti” sottolinea l’autore.

Inoltre, ha spiegato che la disabilità è solo il motore di questa storia e che per raccontarla è necessario partire dall’individuo. Ciò che conta è infatti l’incontro tra due ragazzi soli, due pianeti lontanissimi di uno stesso sistema che ad un certo punto si allineano.

“Il vero disabile è colui che si ferma a guardare la carrozzina e non chi ci è seduto sopra, vede solo sé stesso. Bisogna essere capaci di andare oltre le apparenze e i pregiudizi”

Quando gli chiediamo cosa vuole lasciare con questo libro, Clima risponde che per lui un buon libro deve essere una “spallata, ovvero qualcosa che ci spinga a cambiare punto di vista e ampliare i nostri orizzonti, arrivando persino a cambiare noi stessi e le nostre opinioni.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Sara Comune, scuola media Peyron