Nella Sala Gialla del Salone del Libro, nel pomeriggio del 19 maggio, si è svolto un dibattito fra lo scrittore torinese Alessandro Baricco e lo scrittore e giornalista olandese Jan Brokken. Faceva da intermediario fra i due il giornalista e ricercatore Marco Filoni che li ha intervistati con domande incalzanti alle quali i due hanno sempre risposto con prontezza e opinioni nettamente differenti. Da una parte un carattere sicuro e sfrontato, dall’altra la maturità di Brokken con un approccio più umile e ricco di esperienze. Nonostante le numerosi contrapposizioni, l’incontro è stato proficuo e scorrevole, come ci ha confermato l’olandese durante l’intervista avvenuta dopo l’incontro. Si è discusso dei diversi approcci dei due con la scrittura e delle difficoltà tipiche del loro mestiere come il blocco dello scrittore: Baricco sostiene che chi affronta problemi di questo genere non sia un vero scrittore, mentre per Brokken un momento di crisi può capitare, anche se lo si supera facilmente. A lui infatti basta un pezzo al pianoforte per sbloccarsi. Anche nel rapporto scrittore-lettore, hanno opinioni molto diverse: se l’italiano sostiene di ballare con i suoi lettori e di scrivere soltanto per loro, l’altro cammina con loro e scrive anche per sfogo e passione personale. Sebbene si siano notati momenti di tensione, la conferenza è stata calda e piacevole anche grazie agli interventi del pronto giornalista. Preparatissime sono state anche la traduttrice e l’interprete del linguaggio dei segni, che hanno reso l’evento accessibile a tutti.
Caterina Mazza, Cristina Marostica
Liceo classico Vittorio Alfieri
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