Nel bel mezzo della verde piazza Umbria, oggi, venerdì 19 maggio, ha avuto luogo l’ incontro con i rappresentanti delle associazioni di cultura e letteratura noir, provenienti da svariate regioni d’ Italia, dalla Mezzanotte al Mezzogiorno. Tali organizzazioni erano nate quasi tutte nei primi anni del duemila ed erano state accolte con un caloroso entusiasmo dai ragazzi di diverse scuole, innamorati dei generi gialli e thriller, la cui partecipazione aveva favorito numerosi successi inaspettati, i quali, purtroppo, avevano portato all’esaurimento di fondi e ai mancati finanziamenti da parte delle autorità di molte regioni. Ciononostante, i giovani e gli scrittori noir non hanno mai smesso di credere, portando avanti varie iniziative e divulgandole in tante scuole.
Uno dei più grandi ostacoli per la pubblicazione di un nuovo romanzo è la forte rivalità tra le case editrici. Un altro problema importante è la frustrazione degli autori, che si sentono scoraggiati a pubblicare le loro opere e molti dei quali sembrano voler abbandonare il libro cartaceo, favorendo il formato digitale.
Una posizione non molto condivisa, soprattutto dagli scrittori noir Piergiorgio Pulixi e Maurizio Blini, i cui romanzi contengono storie tratte dai fatti di cronaca eclatanti, quasi tutti messi da parte dai mass media. Pulixi raccontava che nel Nord Italia, gli ‘ndranghetisti usavano spudoratamente le armi, senza alcun timore della giustizia. A Torino non vi erano molti eventi simili; tuttavia questi criminali riuscivano a insinuarsi nella società piemontese e a mettere in piedi vari centri commerciali, pub e tanti altri luoghi con gli appalti truccati e le tangenti. Inoltre, lo scrittore de “Il canto degli innocenti” sosteneva che per sconfiggere le organizzazioni criminali non occorrevano le armi, ma l’abbattimento delle barriere economiche perché il vero tallone d’Achille per i clan mafiosi è proprio il denaro.
Maurizio Blini, invece, narra la rapida evoluzione della ‘ndrangheta, la cui violenza, secondo l’autore, è divenuta più tecnologica e scientifica in Italia, tipica dei colletti bianchi; se si superano i confini del territorio italiano, la realtà è diversa: successioni incessanti di faide e di urla degli spari, provenienti dalle strade della Macedonia, della Grecia, della Cina e dell’Inghilterra.
L’autore di “Rabbia senza volto” dichiara che il guadagno della ‘ndrangheta equivale al 3,5 % del PIL (Prodotto interno lordo) e la politica non controlla più l’economia, ma sono le multinazionali a manipolare corrompendo i magistrati, i marescialli, i poliziotti e i politici.
Gli autori Blini e Pulixi hanno riportato, con un modo coinvolgente ed estremamente preciso, alla luce numerosi fatti di cronaca noir, trascurati e sepolti dai giornalisti, con l’ intento di salvaguardare le verità parziali.
Yasmina Houmi, Liceo scientifico Primo Levi
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