“I bambini alzino la mano!”
Così esordisce Margherita Loy al Laboratorio Immagine del Salone del Libro di Torino, catturando immediatamente l’attenzione dei piccoli partecipanti.
L’incontro di oggi, infatti, è dedicato proprio a loro: l’autrice di “Magritte. Questo non è un libro” (Gallucci) vuole metterne in gioco la creatività e far produrre loro delle piccole opere d’arte, sulle orme del grande artista francese che, con i suoi quadri, ha ispirato questo libro.
Senza perdere tempo, quindi, i bambini vengono immersi in una narrazione fantasiosa, ambientata in quel mondo dei sogni in cui possono accadere le cose più strane e che è stato sempre fonte di grande ispirazione per l’artista stesso. Magritte infatti, racconta Margherita, rappresentava sulla tela ciò che era oggetto della sua immaginazione.
“E allora ecco che il signor Magritte si addormenta di fronte ad un camino e, in sogno, da lì vede uscire una locomotiva…. aggirandosi per la casa, e aprendo le porte delle stanze, si imbatte in pietre sospese nell’aria, in mele giganti e in un uomo alato con accanto un leone”: è proprio con questa figura che l’artista si sveglia e capisce fino a dove può arrivare l’immaginazione.
I bambini catturati da quest’atmosfera, vengono travolti dall’entusiasmo e iniziano l’attività che Margherita ha pensato per loro: abbandonare la realtà e lasciarsi trasportare dalla fantasia. Ed è così che Magritte attraverso fogli, formine e colori ci insegna che la fantasia non ha limiti e che l’arte non è poi così lontana dai bambini!
Rebecca Schiavello e Sara Comune, scuola media Peyron
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