Il 20 Maggio al Salone del libro di Torino si è svolta la conferenza “Democrazia e Mediterraneo da Piazza Tharir a Giulio Regeni” presentata e moderata da Federica Pistono. Sono intervenuti diversi personaggi tra cui Jabbar Yassin Hussin, scrittore iracheno ed attuale presidente del comitato arabo-italian0 verità per Giulio Regeni, che ha spiegato come oggi sia presentata la situazione creata dall’uccisione del giovane ricercatore italiano. “Sono venuti fuori argomenti lontani dalla verità”. Egli con il suo gruppo sta sfruttando tutte le proprie forze nella ricerca per la verità, “E’ giusto per noi e per i suoi famigliari” dice. Purtroppo il governo Egiziano non si sta mostrando collaborativo, sebbene siamo riusciti a mobilitare diversi politici.
In seguito hanno preso la parola due scrittori egiziani che hanno “urlato” la loro voglia di verità e giustizia, in quanto sono stati prigionieri in Egitto; “Sono stato in prigione anche io e so bene cosa è accaduto a Giulio Regeni, ma non posso dirlo, è compito del governo” dice uno di loro. E’ fondamentale sottolineare il coraggio che ha avuto Giulio Regeni. Noi dobbiamo trovare i suoi assassini e catturarli. “I Believe in Giulio Regeni’s value” così conclude lo scrittore.
Anche l’intervento di Giuseppe Goffredo, poeta e scrittore, è stato motivo di particolare interesse per il pubblico: ha sottolineato la volontà di trovare giustizia, il coraggio che hanno avuto gli uomini di cultura presenti alla conferenza ad andare contro il proprio governo. Oggi sono molti i genitori che piangono i figli, spariti in Egitto, ed è nostro compito combattere per ritrovarli.
Per concludere Jabbar Yassin Hussin è intervenuto riguardo gli attuali rapporti italo egiziani, spiegando che ciò che è successo a Giulio Regeni rappresenta un’ombra molto grande e che è negli interessi del governo sia italiano che egiziano svelare la verità e punire gli assassini per ricreare quel rapporto di onore e amore che si è spezzato.
Elisa Ferro
Liceo Classico Vittorio Alfieri
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