Torino, 20 maggio 2017
La ribellione della bellezza
Se una parola va definita tramite i suoi contrari, allora la bellezza è l’opposto di bruttezza, orrore, grossolanità, squallore. Così Gianrico Carofiglio ci racconta di una bellezza che è sinonimo di umanità e che si staglia contro una realtà di soprusi, ingiustizie e disuguaglianza. “La ribellione è la via per la bellezza”, una bellezza che va scelta e che non va intesa come un banale valore estetico, ma come una profonda convinzione etica, che ognuno di noi ha il dovere di contrapporre alla brutalità dei nostri giorni. Ci parla di una solidarietà vera, che è una solidarietà non nel presente, quanto nel futuro, una fotografia umana di generazioni, che va tutelata con azioni in nome del diritto di non accettare il mondo così com’è. Tutto questo in un viaggio attraverso le parole di grandi pensatori del passato e del presente, che con le loro esperienze forti e toccanti hanno arricchito ed ampliato il nostro senso di fratellanza. Come Hannah Arendt, secondo la quale “Solo la mera violenza è muta e per questa ragione soltanto essa non può mai essere grande”. Perché la convivenza civile è comunicazione, parola, logos, termine che già nell’antica Grecia rivelava la sua duplice accezione e riuniva in un’unica azione il raccontare e lo scegliere, scegliere di vivere in un mondo più bello.
Marinella Visentini, Teresa Fassetta e Veronica Ferra
Liceo scientifico Grigoletti di Pordenone
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