Oggi al Salone Internazionale del libro di Torino si è svolto l’incontro con il giornalista ed autore Federico Taddia, il fumettista Paolo Mottura ed il musicista Antonio Coatti; ha condotto l’incontro Roberto Gagno.
“Lo sbattimento permette di realizzarsi”: è questa la prima cosa che ha detto Taddia, per far capire che ci vogliono sacrificio e perseveranza per inseguire e realizzare i propri sogni.
Federico ha raccontato del suo arrivo alla redazione di Topolino all’età di ventitré anni. Si era proposto come giornalista, senza esserlo ed aveva iniziato così a lavorare gratuitamente per paura che qualcuno scoprisse la verità sulla sua identità. Solo un anno dopo andò per la prima volta a visitare la redazione di Topolino a Milano e incontrò Valentina De Poli, con la quale iniziò una lunga collaborazione che prosegue tutt’ora.
Federico è stato definito un “people hunter”, cacciatore di persone, per la sua instancabile determinazione nel cercare storie particolari che raccontano passioni originali come quella, ad esempio, dell’allevatore di dromedari sotto l’Etna, del collezionatore di baci, del cacciatore di fulmini (il suo preferito), del fotografo delle cime più alte, del suonatore di conchiglie, cioè Antonio Coatti che ha suonato più volte le sue conchiglie nel corso dell’incontro, accolto da fragorosi applausi. Contemporaneamente Paolo Mottura disegnava i protagonisti de “L’Altro-Topo”, il fumetto che raccoglie appunto tutte queste storie.
Queste devono insegnare che ognuno di noi ha il suo sguardo sul mondo e vede intorno a sé qualcosa che gli altri non notano, proprio come fa Federico.
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