Presso la Sala professionali, il 21 maggio 2017 dalle 13.00, è stato presentato il libro L’infortunio, di Chris Bachelder, il quale ha dialogato con colui che ha tradotto il suo libro in italiano, Damiano Abeni. Il testo racconta la storia di un gruppo di 22 quarantenni che decidono di celebrare, ogni volta scambiandosi i ruoli, l’infortunio avvenuto molti anni prima ad un giocatore di football americano.
Lo scrittore ha affermato che da subito si è trovato davanti a numerose difficoltà durante stesura del libro, legate al fatto che gli fu difficile raccontare la storia da molti punti di vista differenti che caratterizzano i personaggi; non è presente infatti un vero e proprio protagonista. Si potrebbe dire che il libro presenta protagonisti differenti a seconda di chi parla e racconta la storia. A questo punto ha preso la parola Abeni che ha presentato le sue difficoltà nel riportare il nucleo narrativo, denso e complesso, senza modificarne le caratteristiche e cercando di far emergere il fatto che la storia ruoti attorno a più personaggi.
Due temi fondamentali nel libro sono rappresentati dallo sport e dalla comunità, attorno ai quali ruota tutta la vicenda narrativa e che rispecchiano i tipici ideali della vita statunitense. In America infatti ogni partita è un evento, ogni squadra rappresenta una città e i tifosi sono legati indissolubilmente alla squadra della propria città. Il libro tratta in maniera profonda lo sport considerandolo come un evento sacro.
Inoltre il racconto è presentato come se fosse avvolto da un velo di nostalgia in cui si evince un forte senso di appartenenza al gruppo che dà sicurezza alla persone che ne fanno parte. Abeni ha concluso dichiarando che per scrivere bisogna sapere cosa suscitano le parole alle persone.
Il libro perciò è lo specchio della vita americana che ci permette di capire quali sono le loro tradizioni legate al mondo dello sport e della vita in comunità.
Nicholas Indemini Tardy; Luca Lanfranco
Liceo classico Vittorio Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.