Goffredo Fofi nella giornata del 21 Maggio 2017 ha tenuto una conferenza per ricordare Roberto Rossellini, morto il 3 Giungo 1977.

Roberto è stato uno dei più importanti registi, sceneggiatori e produttori cinematografici italiani del dopoguerra. Nasce nel 8 maggio 1906 in una famiglia borghese, cresce negli anni del fascismo e da subito si mostra  un appassionato del cinema. Definisce la sua prima parte di vita come quella di un uccellino che vive tenuto in gabbia, infatti durante le guerre anche per la posizione economica della sua famiglia è stato tenuto lontano dal mondo reale, non vedendo come la vita stesse andando veramente. Cresciuto inizia a vedere il mondo com’è davvero e decide di rappresentare questo mondo nei film in modo più realistico possibile. La sua opera di informare e di cercare di far conoscere alle persone la realtà tramite i suoi film riesce molto. Il cinema aveva più peso della letteratura, in quel periodo il numero di analfabeti era decisamente elevato. Rossellini rifiuta una preparazione prestabilita della scena vuole che il momento, il vero sia presente nel film, non qualcosa di studiato. Il suo scopo con i film non è quello di divertire ma quello di far pensare il pubblico ed arrivare alle proprie idee tramite se stessi. Molto presente nei suoi film è la visione della vita da parte delle persone che hanno vissuto cose terribili, soprattutto dei bambini che sono cresciuti con la guerra

Goffredo ha concluso la conferenza ricordando alcuni dei più gradi successi di Roberto Rossellini e sottolineando il fatto che Roberto abbia cercato di diffondere l idea di vedere le cose non come un noi comune ma come un io con le proprie idee.

Matteo Carnevale, Vittorio Castoldi e Pietro Zappia dal Liceo Classico Vittorio Alfieri