Sala Azzurra del Salone Internazionale del Libro 2017, Torino. Ernesto Ferrero consegna il premio Mondello a Cees Nooteboom per la sua strabiliante carriera.
Cees Nooteboom, originario dell’Olanda, perse il padre sotto i bombardamenti degli alleati e sostiene di non aver ricordi prima del tragico avvenimento.
La sua vita è un inno alla ricchezza e alla profondità del viaggiare. Dall’età di diciassette anni infatti Cees, facendo autostop, viaggia per i paesi del nord Europa arrivando fino in Francia.
H scritto il suo primo romanzo all’età di ventidue anni e nella sua carriera ha scelto di non fermarsi mai, vivendo una esistenza quasi da nomade, come egli stesso ha detto, perché ritiene che il viaggiare porti con se esperienze uniche e ispiranti. Lo scrittore in gioventù ha viaggiato per mare, ha conosciuto paesi quali la Bolivia, l’Italia, la Spagna e il Giappone. Ha ammirato da vicino le torri gemelle Dalai definite “fragili e periture”,è venuto più volte a Roma innamorandosi del nostro paese e ha conosciuto da vicino il Sud Africa. Ogni suo viaggio, ogni particolare che è riuscito a cogliere da cittadino del mondo lo ha riportato, in maniera più o meno esplicita, nei suoi romanzi, pietre miliari della letteratura contemporanea mondiale. Cees è un autore assoluto, esperto conoscitore del subconscio dei popoli, osservatore attento del progresso mondiale e dei suoi fallimenti.
Il premio conferitogli da Ernesto Ferrero è il giusto riconoscimento alla carriera, alla vita, alle esperienze di questo autore, inimitabile e insuperabile trasmettitore di cultura e tradizioni di tutto il mondo.
Andrea Cataldi e Rebecca DeBortoli
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