Nella sala gialla del Salone del Libro, si è tenuta la presentazione del nuovo libro del professore Salvatore Settis, affiancato dal giornalista Marco Travaglio e dall’architetto Mario Botta: “Architettura e Democrazia. Paesaggi, città, diritti civili”. Nel libro egli spiega, tramite vari riferimenti culturali, il rapporto tra la bellezza del territorio, la democrazia e i diritti fondamentali della convivenza. Lo scopo è combattere la cultura delle grandi opere che fanno spendere tanti soldi allo Stato, devastano l’ambiente e avvelenano l’atmosfera. Secondo loro infatti bisognerebbe promuovere le piccole opere che producono più occupazione, costano poco e non inquinano visivamente.
Troviamo citati anche antichi testi collegati all’articolo 9 della costituzione italiana, che promuove lo sviluppo della cultura e la tutela del paesaggio. Botta inoltre sostiene che Settis rifletta sulle trasformazioni del paesaggio, richiamando elementi legali e della democrazia, dando all’architettura una sfumatura politica.
Settis condanna le tre tendenze che, secondo lui, “schiacciano la storia delle città”, ovvero le trasformazioni delle città in megalopoli, cercando di imitare il modello di Abu-Dhabi, la verticalizzazione delle architetture che rovinano lo skyline e infine la creazione di ghetti urbani che causano la perdita dei centri delle città.
Dunque è importante prendersi cura del luogo in cui si vive, poichè ciò che vediamo è lo specchio della nostra società, nonchè noi.
Caterina Mazza e Marta Olivetti
Liceo classico Vittorio Alfieri
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