<<Veloci, flessibili, innovativi. Mantenetevi nel mercato più a lungo possibile, e siate aperti a qualsiasi proposta>>. Questo lo slogan lanciato da Alessandra Del Boca, massima esperta di economia e lavoro, consigliera e docente universitaria con esperienza internazionale, autrice, insieme ad Antonietta Mundo, de L’inganno generazionale. Il falso mito del conflitto per il lavoro.

Un incontro carico di tensione che ha toccato i tasti più sensibili della nostra società, quelli che preoccupano ogni fascia d’età  e che negli ultimi anni stanno subendo l’immenso cambiamento che sta interessando giovani studenti e lavoratori anche oltre il confine nazionale.  Ma il costante raffronto dell’Italia con gli stati esteri spesso e volentieri ha come esito annunci dei mass media del tutto sconfortanti, che sbandierano tassi di disoccupazione altissimi; statistiche che peraltro si possono considerare relativamente affidabili in quanto l’incidenza della disoccupazione va considerata sulla popolazione complessiva, tenendo cioè conto che i ragazzi tra i 15 e i 24 anni sono per la maggior parte impegnati nello studio, ed è dunque importante focalizzarsi solo sul 12-13% della popolazione che non ha occupazione in età  lavorativa.

Ma cosa richiede concretamente il mondo del lavoro odierno al sistema educativo? Innanzitutto una preparazione esauriente e specializzata, aggiornata nell’ambito digitale e tecnologico. Poi, un miglioramento del servizio di collocamento, che attualmente risulta scadente, povero di personale e dequalificato. Infine, colmare le lacune del sistema scolastico soprattutto riguardo l’orientamento, che è fondamentale per la scelta di un percorso soddisfacente e adeguato alle competenze richieste; tutto ciò influirà  non solo sul futuro dei nostri giovani, ma anche su quello della nostra Italia.

E’ dunque superfluo parlare di conflitto generazionale in un momento in cui il vero problema non è il lavoratore in età  avanzata che non lascia il proprio posto al giovane, ma la mancanza di un punto di incontro tra la domanda delle aziende e l’offerta di coloro che cercano un’occupazione.

L’incontro è stato gradito dalla maggior parte dei presenti che al termine di questo hanno posto incalzanti domande ed acclamato l’autrice; abbiamo ascoltato anche pareri discordanti come una psicologa che riteneva che l’ospite avesse una visione disonesta e dittatoriale del mondo del lavoro. L’incontro ha però fatto riflettere a fondo sulle gravi carenze del nostro paese.

Chiara Franzin, Liceo Scientifico Michelangelo Grigoletti

Cristina Marostica, Liceo Classico Vittorio Alfieri