Oggi durante l’intervista ad Elizabeth Strout, l’autrice premio Pulitzer, sollecitata dalle numerose domande dei giornalisti ha avuto l’occasione di parlare dei suoi libri, in particolare dell’ultimo Tutto è possibile, delle loro tematiche ma anche dei loro personaggi. Per quanto riguarda i romanzi in generale, ma anche in modo più specifico, le domande sono state molte e varie, e così sono state anche le risposte della scrittrice. Invece tra i temi più usati e amati dalla Strout spicca certamente tra tutti quello del rapporto tra madre e figlia che lei stessa definisce come “il primo sguardo sul mondo per un essere umano”: tema centrale del suo romanzo premio Pulitzer Olive Kitteridge, è trattato dal punto di vista della figlia, mentre nella vita privata dell’ autrice ricopre un ruolo fondamentale, ma questa volta dal punto di vista di una madre amorevole. Molte le domande sui suoi personaggi, di cui parla come di persone reali con bisogni reali e vite reali, che i personaggi stessi conducono indipendentemente da lei e che ama in egual modo.
In conclusione, la viene posta la domanda di rito fatta a tutti gli americani: “Cosa ne pensa della politica di Trump e dell’ appoggio che egli ha ricevuto da parte del popolo americano?”. Elizabeth Strout risponde dicendo che secondo lei il presidente “è un arrabbiato che guida un popolo di arrabbiati”.
Michelle Roveda, Liceo Alfieri e Chiara Forner, Liceo Grigoletti
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