Fabrizio Maronta presenta le tematiche dell’Italia e della geopolitica trattate nella rivista Limes: ma come si può essere una potenza geopolitica? Essendo una potenza geopolitica in sé o di riflesso, in positivo o in negativo, essendo problema per le altre potenze, o avendo un problema. Si è geopoliticamente rilevanti quando si è produttori o distruttori della propria potenza o di quella altrui. Fabrizio Maronta ci spiega come negli ultimi anni si siano registrati dati spiacevoli, in quanto dal crollo del muro di Berlino nel 1989 l’Italia inizia a perdere di importanza, e la centralità del potere europeo si sposta in Germania. In seguito, di fronte alla decrescita europea, alla stabilità lineare dell’Asia e alla modesta crescita del “continente” anglicano, l’Africa acquisterà importanza con un aumento drastico sul piano demografico. Questo continente vasto e sottopopolato che fino ad ora ha avuto un ruolo marginale nella geopolitica, in futuro, potrebbe registrare una grande evoluzione in campo politico, sociale e ambientale, raggiungendo così l’accesso tra le superpotenze.
Già ora, alcune economie africane si stanno sufficientemente sviluppando per garantire la sopravvivenza del popolo e i tassi di mortalità, al contrario di quelli di natalità, diminuiscono, favorendo l’inizio dei processi evolutivi.
Ad ostacolare questa crescita traviamo il problema dell’emigrazione, che sempre più spesso viene da noi trattato come un’emergenza, quando in realtà, essendo strutturale nel corso del tempo, difficilmente potrà continuare ad essere considerata tale.
L’Europa è, per vicinanza e disponibilità, nell’occhio del ciclone di questi flussi migratori e di conseguenza per ora può ancora considerarsi una vera e propria potenza geopolitica.
Michelle Roveda, Giulia Lenna
Liceo Alfieri (TO), Liceo Grigoletti (PN)
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