15/09/2017
Anna Migotto e Stefania Miretti, giornaliste, inviate televisive e film-maker, tornano dal loro viaggio in Tunisia arricchite delle preziose testimonianze delle famiglie toccate dal dramma dello jihadismo. Presentate da Cristiano Degano, che in quest’occasione è stato nominato socio onorario del Circolo della Stampa di Pordenone, Anna e Stefania ci raccontano le storie e le persone che hanno incontrato lungo il loro cammino, alla ricerca di risposte: in che cosa consiste il fascino dell’orrore, qual è il potere di seduzione dell’Isis, quali sono i malumori e le incomprensioni che agitano questi ragazzi poco più che ventenni, tanto da far loro desiderare un cambiamento così radicale?
Ciò che più sorprende, è scoprire che ad essere attirati nella ragnatela dell’estremismo sono giovani di condizione borghese, diplomati, avviati agli studi universitari, ma soprattutto profondamente delusi ed amareggiati dall’incapacità dei loro padri di difendere l’integrità della loro terra, immersi nelle loro crisi d’identità. E chi fa leva sulle fragilità di questi adolescenti non ha nemmeno il coraggio di guardarli in faccia, poiché la trappola si nasconde dietro lo schermo di un computer.
Le famiglie restano estranee a tutto, fino a che è già troppo tardi per salvare quelle che sono a tutti gli effetti le vittime dei loro stessi desideri e delle loro stesse speranze, ostinati nel (forse) folle desiderio di una società giusta e umana.
Non aspettarmi vivo è un libro che non dà risposte ma propone nuove domande, un “lungo viaggio che costringe a cambiare e ancora cambiare il punto di vista”.
Costanza Luisoni e Teresa Fassetta
Liceo Alfieri (Torino) e liceo Grigoletti (Pordenone)
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