Curiosità, attesa ed entusiasmo: queste le vibes che si percepiscono girando per le vie di Ferrara. Scambiando due chiacchere con i passanti, si ha la possibilità di capire come il festival sia accolto dalla cittadinanza. Tuttavia, tra le numerose dichiarazioni di entusiasmo e trepidazione, si registrano anche voci (unicamente di cittadini estensi) che si discostano dal coro e affermano il proprio disinteresse.

Ciononostante, un ferrarese non può fare a meno di notare come in questi giorni le strade del centro si popolino e si animino -quanto mai accade nel resto dell’anno- di una folla composita e variegata, proveniente da tutti gli angoli di Italia e d’Europa. Il clima di vivacità culturale che durante questo weekend travolgerà il centro storico si armonizza alla vita quotidiana e al lento scandire del tempo; gli stand si innestano nella solita pletora di gazebo del mercato del venerdì, i turisti consultano i depliants del programma sorseggiando un caffè gomito a gomito con gli autoctoni ancora presi dalle loro attività.

“La pianificazione è ottima, il programma è ricco e copre un’ampia gamma d’argomenti e, ciliegina sulla torta, tutti gli incontri sono gratuiti: insomma, è un’occasione unica!” Sono queste le parole di un giovane studente di bologna, che si augura che questo evento, ormai giunto alla undicesima edizione, possa fungere anche da ariete e scardinare l’eccessiva “provincialità” dei ferraresi.

Liceo Ariosto

Casari Francesco Pasqualini Fabrizio