Perché è importante parlare di Eritrea al giorno d’oggi? Lo scrittore Sulaiman Addonia, la giornalista e attivista Meron Estefanos, il sacerdote Mussie Zerai, introdotti e moderati dal giornalista Vittorio Longhi, si riuniscono al cinema Apollo per discutere della situazione eritrea, narrando le difficoltà di un paese trascurato.
Cosa accade davvero nel Corno d’Africa? Qual è stato il ruolo dell’Italia come potenza militare? Cosa è rimasto vivo di italiano in Eritrea?
Parlare di Eritrea vuol dire provare a dare una risposta a questi interrogativi, comprendendo che cosa vogliano essere, in termini di identità, l’Italia rispetto all’Eritrea e l’Europa rispetto al Corno d’Africa. Gli ospiti hanno sottolineato all’unanimità una certa negligenza e disattenzione da parte della comunità internazionale nei confronti della situazione difficile del paese. I diritti fondamentali, ancorché una costituzione, sono lasciati in sospeso con deboli scuse a danno di un processo di democratizzazione. Viene negato il diritto alla vita a quanti fuggono dalla carestia. I giovani non hanno né le energie né la giusta preparazione per reagire e ribellarsi. La paura regna sovrana, ma l’ottimismo, dice Estefanos, non deve perire: perfino le più grandi dinastie sono decadute.
“Bisogna che studiate approfonditamente la vostra storia così come noi discerniamo il bene dal male delle vostre azioni di cui gli occhi della storia sono garanti” suggerisce Addonia. Il silenzio su questa realtà deve giungere a una fine.
Khalil Zantou (Liceo Ariosto)
Edoardo Gattiglia (Liceo Alfieri)
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