La partecipazione alla vita e all’attività politica costituisce un percorso necessario per la crescita personale del singolo. La condivisione delle proprie posizioni, il sostegno ideologico e materiale, che è reciproco e disinteressato, sono la concretizzazione di un percorso personale e collettivo che solo la militanza politica può trasmettere. L’inclusione e il sentirsi partecipi di qualcosa di più grande di noi, ma comunque costituita da noi, è fonte di benessere psicologico, l’interazione con altri di benessere fisico.
Diversi giovani, italiani e stranieri, ci raccontano le loro esperienze nelle vesti di soggetti attivi all’interno di organizzazioni politiche, siano esse apartitiche o affiliate a partiti del nostro Paese. Si toccano le tematiche più calde della politica di oggigiorno: lo Ius soli, i migranti e le rivendicazioni dei diritti sociali da parte della comunità omosessuale. Ognuno dei giovani ospiti di oggi condivide con il pubblico come si siano impegnati nel corso della propria attività politica.
Ci si focalizza sulla possibilità di realizzare un sistema economico e sociale diverso, che si ponga come primo obiettivo l’integrazione e l’inclusione dei migranti. A questi ultimi, viene sottolineato, è necessario garantire la cittadinanza italiana. Solo a partire da questo presupposto sarà possibile creare una realtà alternativa, svuotata dal vecchiume e dal marciume dei “dinosauri” che oggi siedono ai tavoli su cui decidono per tutti, non permettendo alle vittime di queste azioni politiche, i cittadini, di esprimere il proprio dissenso. “I diritti non dipendono dal colore della pelle, dalle condizioni culturali, dal reddito” È l’urlo dei giovani che, almeno oggi, siedono a questo tavolo. Questo il fatto: oggi non sono giornalisti internazionali a offrire uno spunto, ma ragazzi determinati e motivati.
Liceo Ariosto, Casari Francesco, Pasqualini Fabrizio
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