Una passeggiata all’insegna dell'”umanesimo scientifico” quella tenuta oggi a Portici Di Carta da Michele Luzzatto, editor della sezione saggistica di Bollati Boringhieri, con il quale abbiamo ripercorso in ordine cronologico la storia della casa editrice, inserita nel contesto storico.

Si parte dalla sede finale, in Corso Vittorio Emanuele II 86, per poi arrivare a quella che era la sede originaria in via Brofferio 3, quando era ancora considerata una “Repubblica autonoma” della casa madre Einaudi, della quale Paolo Boringhieri era responsabile della collana di edizioni scientifiche.

La nascita di questa casa editrice si colloca in un periodo in cui la cultura scientifica, considerata quasi solo una tecnica, era messa in secondo piano rispetto a quella classica. Per questo motivo Giulio Bollati e Paolo Boringhieri, quando si incontrano alla sede di Einaudi, sentono il bisogno di diffondere le nuove scoperte scientifiche e di integrarle nella cultura di tutta la società.

“Anche adesso, in un mondo diverso dal passato, in cui non vediamo la scienza come semplice meccanica, la Bollati Boringhieri continua a proporre libri interdisciplinari, per un pubblico intellettuale che vuole restare al passo con i tempi.” Così Luzzatto conclude la passeggiata letteraria. “La cultura è una sola: uno storico che non sa nulla di scienza e uno scienziato che ignora la storia, entrambi possiedono una cultura incompleta.”

Sara Verhovez