Che ne sarà del nostro futuro? Come possiamo costruirne uno in cui abbia senso vivere?

Questo sarà il fil rouge della 31° edizione del Salone Internazionale del Libro, che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio prossimi. Durante le cinque giornate editori, scrittori, artisti, scienziati, premi Nobel e molti altri intellettuali accorreranno nella nostra città per affrontare questo tema, rispondendo a 5 domande principali inerenti a ciò che ci riserva l’avvenire: chi voglio essere? Perché mi serve un nemico? A chi appartiene il mondo? Dove mi portano spiritualità e scienza? Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?

Numerosi saranno gli ospiti, le collaborazioni e i padiglioni del Salone 2018, come hanno anticipato Massimo Bray (presidente della Cabina di Regia del Salone) e Nicola Lagioia (direttore editoriale dell’evento), il 27 febbraio. Infatti proprio la scorsa settimana si è tenuta la 1° conferenza stampa nel Museo Nazionale del Cinema di Torino, all’interno del la Mole, monumento simbolo della città.
In quell’occasione, tra i vari progetti illustrati, è stato svelato ad esempio che ci sarà la sezione dell’International Book Forum, un settore del Salone dedicato alla compravendita dei diritti: da una parte prenderanno posto gli editori di tutta la nazione (che furono l’anima del Salone 2017), i quali offrono contenuti, dall’altra i registi e i produttori che ne cercano per le loro trasposizioni sul grande schermo.
Non saranno però coinvolti solo i professionisti del settore, ma come sempre anche il pubblico dei lettori e degli appassionati desiderosi di prendere parte a questa importante manifestazione italiana, che dal 1988 si svolge ogni anno a Torino ed è ormai nostra tipica tradizione dal richiamo però internazionale.
Dunque il Salone, in questo caso, si presenta e si rivela come un vero e proprio “ponte di collegamento” . E’ infatti capace di far dialogare e mettere in relazione due mondi, il cui scopo principale è già quello di comunicare e trasmettere emozioni, insegnamenti, valori, nonché quello di tramandare e diffondere la cultura.
Si incontrano così due ambienti distinti ma al medesimo tempo strettamente correlati fra loro: quello dei libri e quello cinematografico dei film e delle serie tv.

Sofia Cordero, Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino