Dal mondo dell’editoria alla letteratura italiana e al suo valore odierno, al mondo di plastica, questi sono i temi emersi nell’incontro del 19 aprile con Francesco Pacifico.
L’argomento che ha riscosso maggiore interesse è, però, quello del femminismo, sentito particolarmente in una classe composta prevalentemente da ragazze.
Spesso le idee femministe sono considerate come una manifestazione di superiorità della donna rispetto all’uomo; in realtà non è nulla di tutto questo. Si tratta di mettere sullo stesso piano entrambi i sessi abbattendo gli stereotipi e eliminando le differenze di genere in tutti i campi.
Il femminismo è più che mai attuale in quanto nella società di oggi è ancora presente una disparità di sessi, nonostante la crescita culturale degli ultimi anni. Come lo scrittore ha sostenuto anche nel campo dell’editoria lui stesso usava in passato assumere più uomini, facendo fede al sesso e non alle capacità individuali. Il cambiamento che ha apportato da alcuni anni si è rivelato una strategia vincente.
Se una donna non è apprezzata per le sue capacità lavorative, se è costretta a firmare le proprie dimissioni nel momento in cui sta per diventare madre, o se una volta rientrata al lavoro, la si lascia in disparte, si può parlare di parità?
C’è poi il numero sempre più elevato di femminicidi, la soluzione è certo culturale, ma anche molto attesa dal mondo politico, ottenebrato da personalismi e stereotipi e da una scarsa lungimiranza in molti casi.
Quindi, noi, ragazze condividendo le parole di Edoardo Bennato per cui ogni donna “forse per vendetta e forse per paura o solo per pazzia” da sempre è “quella che paga di più,” non vogliamo più cantare che “se vuole volare la tirano giù”.
Le ragazze del Liceo linguistico Santorre di Santarosa
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