Gustavo Zagrebelsky, noto giurista italiano, ha tenuto una lezione magistrale per mostrare le difficoltá della professione dei giuristi. Egli ha aperto la presentazione proponendo il caso tragico in cui la vita di qualcuno deve dipendere dalla morte di qualcun altro, tratto dal libro Il caso degli speleologi di Lon Fuller.

La vicenda riguarda cinque speleologi che decidono di organizzare una gita in una caverna, ma una frana li isola a 500m di profonditá. I cinque, dotati di un telefonino, chiedono aiuto ai soccorritori in superficie, ma le operazioni di soccorso risultano piú difficili del previsto a causa di numerose calamitá naturali: infatti una decina di uomini perde la vita durante il soccorso e gli speleologi rimangono intrappolati per diversi giorni senza sufficienti provviste. Dunque, temendo di morire per la fame, scelgono di sacrificare uno tra loro: il prescelto viene estratto a sorte. Salvati e riportati in superficie da altri soccorritori, i quattro speleologi sopravvissuti si trovano di fronte a un processo giuridico.
La legge é chiara: chiunque tolga volontariamente la vita di un altro, deve essere punito con l’impiccagione. A questo punto cinque giuristi, chiamati per il processo, esprimono cinque diverse sentenze sulla funzione della legge applicata a questo caso: due appoggiano l’assoluzione dei processati; uno, indeciso, si astiene; gli altri due favoriscono la condanna all’impiccagione.
Essendo in un contesto anglosassone, il sistema prevede che in queste situazioni prevalga il voto del Presidente di Corte, il quale infine decreta la loro condanna. La sentenza, peró, risulta inapplicabile, poiché stabilita per un tempo inesistente (venerdí 4 aprile dell’anno 4300).

Il giurista, in conclusione, ha spiegato di aver raccontato questo episodio inventato (in realtá era l’esperimento di un esperto di diritto del 1946) per dimostrare le difficoltá e le problematiche della vita dei giuristi.

Al termine della lezione, Zagrebelsky ha permesso al pubblico, rimasto attento per l’intero evento, di esprimere la propria posizione sulla vicenda, con grande partecipazione e interesse. Tutti quanti, infatti, vivono nella legge e quotidianamente si trovano circondati dalle domande relative ai suoi limiti e poteri (si pensi alla bioetica o ad altre situazioni eticamente sensibili); Zagrebelsky testimonia quanto pensiero e intelligenza servono ai giudici e agli uomini di legge.

Camilla Russo, Simone Pasini