Oggi con la classe III B della Scuola Media Ilaria Alpi dell`istituto Melissa Bassi di Roma siamo in visita al Salone del Libro di Torino, e tra varie iniziative abbiamo scelto di ascoltare e intervistare lo scrittore Giuseppe Culicchia, che da qualche tempo fa parte anche dell`organizzazione di questo grande evento.

Durante l’incontro gli abbiamo rivolto alcune domande proprio riguardo questo suo ruolo, in particolare chiedendo da dove sia nata l`idi base di questa edizione, e quali siano le difficoltá che possono emergere nel gestire un programma cosi fitto di appuntamenti. "La cosa più complicata é riuscire a gestire un elevato numero di ospiti, oltre ai tanti visitatori che in questa edizione stanno riempendo i padiglioni del Salone.

Abbiamo poi voluto domandare la spiegazione dle titolo scelto per questa edizione: ”Un giorno, tutto questo…”.

“Con le veloci mutazioni dei nostri tempi, e soprattutto a causa dello sfrenato consumo delle risorse del nostro pianeta, la nostra generazione sta lasciando a voi giovani una situazione molto difficile, se non drammatica, per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. Da qui il titolo di quest’anno, che vuole intendere che un giorno tutto questo potrebbe non esserci più, ma anche che tutto questo puo essere cambiato, modificato in meglio, se le nuove generazioni non faranno gli stessi errori delle generazioni passate” .

Abbiamo scoperto anche un simpatico aneddoto che ci é stato raccontato dallo stesso Culicchia: in occasione di un intervento di Eva Cantarella,  storica di diritto antico, un giovane ascoltatore del pubblico le si e avvicinato per chiederle un autografo, cosa che ha stupito non soltanto noi ma lo stesso scrittore, e che ci ha fatto pensare come, nonostante la differenza di etá, possa esserci stima nei confronti di persone molto più anziane, e non soltanto per i soliti blogger o youtuber, nuovi miti dei nostri tempi.

Infine, anche per la sua fama di scrittore, abbiamo voluto farci dare qualche consiglio su cosa seguire o cosa leggere rispetto alle proposte del Salone. “Vi consiglio la scrittrice Alice Sebold, oggi qui, e il suo libro “Amabili resti”. Ma soprattutto vi consiglio di leggere qualcosa che non vi sia stato imposto dai vari programmi scolastici”.

E proprio da questa ultima affermazione di Giuseppe Culicchia abbiamo compreso come sia importante per noi questa esperienza al Salone del Libro di Torino, la nostra prima esperienza lontani dalla nostra citta, dalle nostre famiglie, dal nostro contesto scolastico. Perché conoscere nuove persone, nuove idee e nuove iniziative, ci aiuta a capire meglio il nostro presente, e a lavorare per il nostro futuro.