Avete mai mangiato un sugarello? Perché il mare è salato? Perché chiamiamo il nostro pianeta “terra”, anche se è formato per due terzi da acqua?
Queste le domande con cui Mario Tozzi stuzzica la curiosità dei giovanissimi spettatori presenti nello spazio “Laboratorio parole 1”. Ciò che davvero stupisce di questo divulgatore scientifico sono la semplicità e chiarezza nell’illustrare ai bambini temi complessi come Mecton, Plancont e Benthos: tutti rimangono con il fiato sospeso.
L’acqua è stata la protagonista dell’incontro, un elemento tanto fondamentale per la nostra sopravvivenza quanto per quella degli organismi marini. Se però quest’oro blu viene inquinato, tutto l’ecosistema ne risente: i pesci si ammalano e di conseguenza anche chi li mangia. Il nostro disinteresse e la nostra avidità sono le principali cause dell’inquinamento marittimo (si contano circa otto miliardi di tonnellate di plastica negli oceani) e dell’estinzione di molte specie: come fermare questi fenomeni?
Mario Tozzi ci dice che le nostre azioni quotidiane, per quanto semplici, possono essere fondamentali nel ristabilire un buon rapporto con la natura; non mangiare pesci pescati troppo piccoli, variarne le qualità e fare la spesa con consapevolezza sono tutti gesti che aiutano il mare.
L’importante è non lasciarsi sopraffare dalla superficialità e dalle paure infondate. Sapevate che le noci di cocco che cadono in testa alle persone in un anno uccidono più individui rispetto agli squali?
Lorenzo Matcovich, SMS Caduti di Cefalonia
Alan Poggio, Tutor Fuorilegge, IIS Curie Vittorini
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