Spesso si da per scontato il potere magico di un libro, ma cosa realmente lo rende speciale, perché ci fa appassionare, quanto davvero ci fa stare bene?

A questa domanda hanno cercato di rispondere Giovanni Peresson, Stefania Andreoli,Veronica Di Lisio e Francesco Riganti oggi, domenica 13 Maggio, durante una conferenza tenutasi nello Spazio Book del Salone, con l’aiuto di Gianluca Landone.

Il primo ad intervenire è stato Peresson, il quale ha spiegato che leggere ci appassiona fin dall’ infanzia, ha illustrato alcuni dati riguardanti il rapporto tra bambini, adolescenti e la lettura ed ha dimostrato che i giovani di oggi apprendono molto più velocemente le storie contenute in un libro, se lette su dispositivi mobili. Punto fondamentale su cui ci si è soffermati è stato il piacere che dona la lettura, la quale porta il bambino a scegliere progressivamente e autonomamente i propri testi.

Veronica Di Lisio ha dato in seguito la sua opinione riguardo la magia dei libri, che da sempre la Walt Disney Company, azienda cinematografica statunitense, cerca di trasmettere ai bambini  di tutto il mondo. L’incanto delle storie Disney trascritte sui libri, oltre a quelle proiettate sul grande schermo, consiste nel far immedesimare il giovane lettore nel protagonista della narrazione e imparare dal suo vissuto; il processo si completa poi quando il piccolo, affezionandosi al personaggio che diventa per lui un eroe, inizia ad imitarne le azioni.

La Dottoressa Stefania Andreoli invece, in quanto psicologa, ha focalizzato il proprio intervento sulle emozioni che un libro può trasmettere e quanto la lettura susciti benessere, sotto ogni punto di vista. Sostiene infatti che tutti i testi riescano in qualche modo a colpire aree,distretti e talenti del piccolo lettore e a non lasciarlo mai senza argomenti su cui discutere: “un bimbo che legge – afferma Andreoli – ha sempre qualcosa da dire”. Perciò la più grande virtù della lettura è la capacità di intessere relazioni tra le persone e permettere loro di sviluppare interessi comuni; il libro, in questo contesto, diventa il mezzo di comunicazione principale per avvicinarle.

La conferenza si è infine conclusa con una riflessione di Francesco Riganti sulle librerie e su come possano diventare un punto di riferimento fisico nella società: dichiara che educare i bambini ad andare in libreria sin da piccoli, li lega a sensazioni che verranno rievocate ogni volta che nella loro vita ne visiteranno una.

Alisia Rizzi e Bianca Tinelli