L’hashtag #metoo è diventato in pochi mesi un fenomeno di scala mondiale, coinvolgendo centinaia di migliaia di donne e non solo. Data la sua rilevanza, il movimento è stato oggetto di un incontro tenutosi in Sala Rossa dando luogo ad un confronto ricco di emozioni ed esperienze tra numerosissime attiviste e scrittrici italiane e straniere, come Jessa Crispin (critica e femminista americana), Alice Sebold (scrittrice americana che abbiamo avuto il piacere di intervistare, famosa per il suo romanzo Amabili resti), la scrittrice tedesca Helena Janeczek, la scrittrice Giulia Blasi (che aveva lanciato l’hashtag #quellavoltache pochi giorni prima che Alyssa Milano rendesse popolare #metoo) e le professoresse/scrittrici Giorgia Serughetti (di UniMiB) e Tiziana de Rogatis (di UniStraSi), il tutto presentato dalla giornalista Loredana Lipperini.
Durante gli interventi le molestie subite dalle donne e la loro attuale situazione di discriminazione hanno avuto diversi termini di paragone, per semplificare la comprensione della delicatezza e della particolarità del tutto.
Ad esempio, si possono vedere come lo strappo di un tessuto, avvenimento che può avere due soluzioni: si può coprire con una toppa, lasciando lo strappo intonso ma semplicemente nascondendolo, oppure si può cucire e ripararlo lasciando però una cicatrice che non per forza va vista in modo negativo in quanto ci ricorda della delicatezza e della precarietà del tessuto. La condizione femminile ora è uguale: siamo arrivati ad uno strappo e dobbiamo scegliere come rimediare, ma sappiamo tutti benissimo quale tra le due soluzioni sia quella migliore.
Un altro paragone può essere l’acqua termale di un potente geyser islandese, che per lungo tempo ha ribollito invisibilmente sottoterra scaldandosi fino ad arrivare ad un punto di non ritorno in cui è avvenuta l’esplosione con un boato fragoroso ed un’eruzione spettacolare. Oggi, noi siamo ancora nella fase iniziale dell’eruzione: cosa succederà dopo, dove ricadranno e quali conseguenze avranno l’acqua e il vapore sparati in aria ancora non lo sappiamo, ma ci auguriamo possano portare ad un cambiamento positivo al più presto.
Aminata Sow e Filippo Moratelli
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.