Scuole secondarie di secondo grado
Marina Mander, scrittrice triestina, vive a Milano. Tra le sue opere di narrativa: Ipocondria fantastica (Editori associati – Transeuropa 2000, et al. 2012), Catalogo degli addii (et al. 2010), La prima vera bugia (et al. 2011, di prossima ripubblicazione presso Marsilio), tradotto in diversi paesi europei e negli Stati Uniti, Nessundorma (Mondadori 2013, finalista al Premio Rapallo-Carige), Il potere del miao. I gatti che mi hanno cambiato la vita (Mondadori 2015). Ha scritto per Il Piccolo, Vanity Fair e The New York Times., vive e lavora a Milano. Scrive per la comunicazione e l’editoria e collabora con il quotidiano Il Piccolo di Trieste, occupandosi di arte contemporanea. Tra le più recenti opere di narrativa: Nessundorma (Mondadori 2013) e Il potere del miao. I gatti che mi hanno cambiato la vita (Mondadori 2015).
Scritto in una lingua immaginifica e ironica, intelligente e musicale, L’età straniera (Marsilio) racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e tutte le storie si sviluppano. Leo non studia molto, ma è bravo a scuola. Non fuma tanto, ma un po’ d’erba sì. Ha una madre, Margherita, che lavora come assistente sociale e un padre che è stato matematico, è stato intelligente, è stato vivo l’ultima volta nel mare e poi è scomparso tra le onde con il pigiama e le ciabatte. Leo odia i pigiami, le ciabatte e non si fida più del mare, forse di nessuno. Odia tutte le cose fino a quando nella sua vita non arriva Florin, un ragazzino rumeno che non studia, non ha una casa, non ha madre né padre – o magari sì ma non ci sono – e si prostituisce. Florin si prostituisce e la madre di Leo decide di ospitarlo, sistemandolo nella camera del figlio, perché l’appartamento è piccolo e perché «forse potete farvi bene l’un l’altro». Comincia così, tutta storta, l’avventura del loro viaggio a occidente, fra estraneità e appartenenza, mistico per Leo – in continuo contatto con un tribunale immaginario che cerca di con vincerlo di avere ucciso il padre – e fisico per Florin – in balia di uomini violenti in un mondo più violento ancora.
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