Scuole secondarie di secondo grado
Ezio Mauro, direttore de “La Stampa” dal 1992 al 1996 e di “Repubblica” dal 1996 al 2016, ha scritto La felicità della democrazia con Gustavo Zagrebelsky (Laterza, 2012), Babel con Zygmunt Bauman (Laterza, 2016), L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (Feltrinelli, 2017) e L’uomo bianco (Feltrinelli, 2018).
L’uomo bianco è un’inchiesta sull’Italia di oggi, una riflessione radicalmente politica sulla mutazione culturale che sta travolgendo il Paese. Dove comincia e dove finisce, come cambia la normalità italiana? I malumori, tornatene al tuo Paese, i calci, i pugni, l’insofferenza: “Perché sei qui, negro di merda?”. Pensiamo di essere rimasti uguali a noi stessi, mentre stiamo diventando attori individuali di un cambiamento collettivo. È una scala privata, invisibile, che scendiamo passo dopo passo, fino all’intolleranza, finché qualcuno spara ai “negri”. E proprio in quel momento, se guardiamo chi impugna il fucile, vediamo materializzarsi l’uomo bianco, ciò che certamente noi siamo ma che non ci siamo mai accontentati di essere. Ma come è stato possibile regredire fino alla nostra identità biologica? Perché, abituati a dare la colpa di ogni cosa alla politica, non siamo neppure in grado di cogliere in questo rancore diffuso la sconfitta nostra, della cosiddetta società civile? Sono le domande a cui Ezio Mauro prova a rispondere in queste pagine che scavano fino all’osso della mutazione in atto e ci lasciano nudi e sgomenti davanti alla fragilità del costume collettivo. L’uomo bianco è un’inchiesta sull’Italia di oggi, una riflessione radicalmente politica sulla mutazione culturale che sta travolgendo il Paese.
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