È necessario non dimenticare, comprendere il nostro passato per permettere al nostro futuro di fiorire.
“Questo è un uomo” è la constatazione che il Salone del Libro di Torino adopera come titolo per un itinerario vasto e coinvolgente che si divide tra passato e presente avendo come comune denominatore la fondamentale dignità dell’uomo.
Il titolo è palesemente ispirato al capolavoro di Primo Levi, ma la sua chiarezza e trasparenza lo distinguono nettamente dall’opera da cui è tratto. La domanda indiretta che Levi ci pone è: “Possiamo identificare questo come un uomo?” mentre qui, indipendentemente da tutti i soprusi, il dolore, l’ambiguità, ci troviamo davanti ad un dato di fatto.
Uomo o donna, bambino o anziano, questi sono tutti uomini, con la stessa pari dignità.
Giovedì 9 Maggio alle ore 10:30 presso l’Area Bookstock saranno Alessandra Ballerini, Claudio Regeni, Paola Regeni ed infine Marino Sinibaldi a dare inizio a questo percorso, presentando “Giulio, Cittadino del mondo” dedicato alla storia della vita di Giulio Regeni. e’ il racconto di un’identità: quella di un ragazzo, di un ricercatore, prima che i soprusi ingiusti lo riducessero ad essere la vittima di una tragedia, della quale, dopo tre anni, incessantemente, si sta ancora cercando la verità.
Il tutto prosegue nella Sala Azzurra alle ore 12:30 con “Halina Birenbaum, La forza di vivere” tenuto dal Museo Statale di Auschwitz e Associazione Treno della Memoria con la partecipazione di Paolo Paticchio, Jadwiga Pinderska-Lech, Serafina Santoliquido ed Anna Skrzypińska. L’incontro porterà i presenti al Salone faccia a faccia con le atrocità dell’Olocausto grazie alla presenza di una testimone della Shoah che, dopo aver vissuto per un decennio le barbarie del ghetto di Varsavia, venne deportata in diversi campi di concentramento.
Con “Daniel Vogelmann, Autore di Piccola autobiografia di mio padre” alle 16:30 nella Sala Rosa si può assistere all’ultimo appuntamento della giornata per questo itinerario. Sempre sulla stessa lunghezza d’onda con gli incontri precedenti, si parlerà della vita di Schulim, sopravvissuto ad Auschwitz che, però, della sua vita di prigioniero preferì sempre non parlare.
In questa prima giornata di Salone si potrà avere un assaggio di questo magnifico programma basato sul ricordo e sul presente, ma soprattutto sulla dignità e sulla resilienza dell’uomo. Si potrà continuare a seguire questo percorso nei giorni seguenti fino al 12 maggio, giorno conclusivo, con la partecipazione di personaggi del calibro di Roberto Saviano, Philippe Claudel, Massimo Recalcati e tanti altri.
“Questo è un uomo” nonostante tutto il male e il dolore, storie che devono essere raccontate, condivise e ascoltate.
Alice Miraglia
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