Si è conclusa il 30 aprile, nella Libreria Angolo Manzoni (Via Cernaia, 36/d) a Torino, la seconda edizione del Grand Tour del Salone del Libro (quest’anno incentrato sulla letteratura e sulla lingua spagnola come il Salone), guidato da Nicola Lagioia e Marco Pautasso.
Questo incontro, intitolato “Don Chisciotte dal libro al mito”, vede al centro della questione la celebre opera dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes caratterizzato, però, da un dialogo tra Iole Scamuzzi, Consolata Pangallo e Guillermo José Carrascon (madre lingua spagnola).
I dialoghi sono caratterizzati dall’utilizzo di diversi passi tratti dal “Don Chisciotte della Mancia”, che raccontano le vicende principali della storia del fantomatico cavaliere ed il suo amico Sancho Panza: dalla lotta contro i mulini a vento, all’incontro con due giovani cortigiane all’uscio di una locanda (scambiate per due donzelle di un castello), passando per l’amore nei confronti della “principessa” contadina Dulcinea, fino alla catena dei “forzati del re” sui monti.
Non mancano, inoltre, citazioni cinematografiche sul Don Chisciotte, come ad esempio il “Man of La Mancha” del 1972 (che vede tra gli attori principali Sophia Loren).
I tre interlocutori ci tengono, inoltre, a precisare che il “Don Chisciotte della Mancia” è il primo romanzo moderno, e non solamente europeo: infatti esso è uno “scontro tra diversi mondi” (quello cavalleresco, parodistico e bucolico, con un pizzico di ironia tratta dall’Ariosto) che dà origine a un’ altra realtà in cui essi possono convivere, cioè all’interno della psiche del protagonista.
In poche parole l’incontro è risultato interessante, grazie soprattutto all’interpretazione italiana di Iole Scamuzzi e Consolata Pangallo assieme a quella spagnola di Guillermo José Carrascon (quest’ultimo perfettamente in grado di “trasportare” i presenti nel contesto storico di Don Chisciotte).

Samuel Kapllanaj, Conterno Vanessa Liceo scientifico A. Volta