“Dobbiamo fare spettacoli anche per la gente che non entrerebbe in teatro neanche morta”. Così inizia l’intervento di Férran González tenutosi presso Plaza de Los Lectores in merito al suo nuovo spettacolo Pegados (Appiccicati) che si terrà al Teatro Filodrammatici di Milano nei prossimi giorni.

Già nella prima giornata di incontri, il Salone del Libro di Torino è riuscito a valorizzare la sua lingua ospite, lo spagnolo, permettendo ai visitatori di conoscere la cultura della penisola iberica anche attraverso i musical. Moderato da Bruno Fornasari, Ferran González si è raccontato come attore, doppiatore e soprattutto drammaturgo: è quindi un artista trasversale, in grado di mettersi in gioco nella voce dei protagonisti Disney, come Hercules, così come nella profondità di interpretazione che i personaggi dell’opera teatrale “Lehman Trilogy” richiedono.

“L’idea che darà poi origine ad un musical mi viene spontanea” spiega González raccontando la trama del suo ultimo spettacolo, Pegados: questo suo musical parla di due ragazzi che, incontrandosi nel bagno di una discoteca, hanno un rapporto, durante il quale rimangono attaccati, appiccicati. I protagonisti, quindi, sono costretti a conoscersi l’un l’altro in attesa dell’intervento del medico, che, essendo il pianista del musical e non potendo interrompersi nel mezzo della sua attività, li potrà aiutare solo al termine dello spettacolo.
Questo contenuto ci fa riflettere su quanto poco le persone si conoscano nella vita reale, in quest’epoca in cui le relazioni sono molto spesso solamente virtuali: i due protagonisti, infatti, si conoscono inizialmente sui social e solo con questo incidente hanno l’occasione di approfondire il loro rapporto.

Oltre a questa tematica, l’attore espone le difficoltà che ha riscontrato nel trovare un teatro per fare le prove e che mettesse in scena la sua opera: essendo uno spettacolo nascente, ancora da realizzare sul palco, Gonzales non aveva a disposizione una presentazione video da proporre alle direzioni artistiche dei teatri. Nella sua ricerca è stato sfavorito anche dai pregiudizi negativi che, soprattutto in passato, colpivano gli attori di musical.
Ancora una volta emerge la personalità poliedrica di González: nonostante i diversi ostacoli, egli è riuscito a stendere il testo da recitare e a scegliere quali parti cantare, rimanendo sempre attento a fare in modo che musica e parole siano il più possibile coesi, senza quella netta divisione tra i due che caratterizza i classici musical. Il suo obiettivo è “rompere la quarta parete” del teatro, coinvolgendo il pubblico nelle sue performance, tanto che afferma, riferendosi a chi non è solitamente coinvolto dai musical: “a tutti piacciono i musical: ognuno deve trovare il suo”.

Alice Libera Donno e Beatrice Manicone
Liceo Grigoletti, Pordenone