” Oggi ospitiamo una lingua, una scrittrice e un libro”: così Eros Miari nella Sala El Dorado del Salone Internazionale del Libro di Torino ha presentato Sofia Rhei, l’autrice di lingua spagnola del libro Moriarty e il mistero del Dodo (Rizzoli).

Sofia Rhei ha scritto libri per adulti e per ragazzi usando anche lo pseudonimo Cornelius Krippa. Per lei è fondamentale scrivere per i ragazzi perché solo così si può diventare adulti responsabili. I suoi autori preferiti sono Andersen, Ende e Calvino.

Il libro racconta di James Moriarty, un ragazzino sveglio, intelligente, anaffettivo, che non ha empatia con gli altri e non riesce a capire le emozioni. Ha sofferto molto per la perdita della madre ed è in continua competizione con la sorella  Arabella, con la quale ha litigi quotidiani. L’arrivo dello zio di James porterà ulteriore scompiglio. Perchè? Lo zio ha portato con sé un Dodo, un uccello rarissimo, che misteriosamente scompare. Spetterà a James Moriarty svelare il mistero e scoprire dove è andato a finire.

Alla domanda: “Come mai ha scelto Moriarty come personaggio principale?” Sofia Rhei ha risposto che una casa editrice inglese le aveva proposto di lavorare sulle tradizioni anglosassoni e lei ha avuto l’idea di utilizzare come protagonista del suo libro il più terribile dei nemici di Sherlock Holmes, James Moriarty ma da bambino. Nella storia, ambientata in epoca vittoriana, si possono trovare diversi personaggi illustri come Charles Darwin, Alice, la bimba protagonista di “Alice nel paese delle meraviglie”, oppure John Watson (elementare!). All’inizio la scrittrice credeva che utilizzare proprio James come personaggio principale potesse essere un male, essendo un ragazzo spregevole, ma ha scelto di privilegiare la sua  curiosità e intelligenza; per Sofia infatti i giovani devono essere rapidi, interattivi e veloci, in grado competere con tutti gli strumenti tecnologici che li circondano perché questo è il futuro.

Monica Liotta scuola media Peyron redazione fuorilegge