“Abbiamo vinto noi” afferma con sicurezza Tatiana Bucci (La stella di Andra e Tati, DeA), mentre racconta con orgoglio di come lei e sua sorella Andra siano sopravvissute alle atrocità patite ad Auschwitz. Ancora oggi Tatiana non riesce a spiegarsi come ciò sia potuto accadere; è certa che l’esperienza vissuta l’ha costretta a maturare precocemente, senza mai farle perdere del tutto, però, la gioia di vivere e di giocare propria di qualsiasi bambino. Ricorda come, forse ingenuamente, la fame, il freddo e la morte costituissero la realtà di una vita un po’ strana, divenuta in poco tempo la normalità, interrotta raramente da piccoli gesti di umanità, come il regalo di un biscotto da parte di un soldato tedesco, che assumevano però una grande rilevanza in contrasto alla brutale quotidianità.
Ricordare per non ripetere: rendere consapevoli tutti dell’importanza di valori come uguaglianza e diritto universale alla vita: proprio oggi infatti, pur con modalità diverse, nel Mediterraneo è in corso l’ennesimo genocidio, di cui ancora una volta verremo ritenuti complici per la nostra colpevole indifferenza.
Caterina Barberis, scuola media Peyron
Alejandro Casaretto, Liceo Gioberti, tutor Fuorilegge
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