Il giornalista britannico Caspar Henderson, oggi venerdì 10 maggio nella sala Blu del Salone, ha presentato la sua ultima opera: Il libro degli esseri a malapena immaginabili. Intervistato dalla scrittrice Chiara Valerio, Henderson ha avuto modo di chiarire perché il suo libro si basi essenzialmente su un bestiario.

Infatti, ognuno dei ventisette capitoli è dedicato ad animali speciali, rari e, talvolta, immaginari. Tra i tanti, ha citato il Cinto di Venere, un animale marino simile ad una medusa a forma conica, ricoperto da una peluria che emette una luce luminescente che s’illumina nell’acqua. I bestiari descrivono un  mondo fantastico, la non-realtà e sono la celebrazione dell’evoluzione. Pensando al nostro rapporto con le specie animali, crediamo di essere quella più intelligente anche se in realtà non siamo in grado di comprendere il linguaggio di nessun animale e ci stupiamo quando succede il contrario. Interessante come l’autore stesso definisca il suo libro a tratti bizzarro, dal momento che, descrivendo l’essere umano, si concentra in modo particolare sui piedi che ci garantiscono di potere usare liberamente le mani.

Le domande si sono poi focalizzate sulla scienza e il metodo scientifico, necessari alla progressione della specie umana e allo stimolo della curiosità e della meraviglia in tutti noi.

Camilla Frara, Mark Marianello,
Liceo Grigoletti, Pordenone