“In Russia si vive nell’assurdità”. Così esordisce la scrittrice russa Zoja Svetova presentando il suo ultimo libro Gli innocenti saranno colpevoli, una storia di ingiustizia e corruzione con cui denuncia la crudele e drammatica situazione della Russia del mondo d’oggi che coincide sempre più con un regime totalitario e oppressivo.

I numerosi anni trascorsi come volontaria nelle carceri della capitale russa, rendono la Svetova testimone diretta del dramma kafkiano in cui si trovano a vivere tutti coloro che cadono sotto il corrotto sistema giudiziario putiniano. I protagonisti del romanzo sono uno scienziato e una studentessa universitaria cecena condannati ingiustamente di spionaggio da un magistrato corrotto e colluso che esercita la giustizia in modo arbitrario e iniquo. Nessuno, né ricco né importante può sfuggire ad una legge che rende i colpevoli innocenti e gli innocenti colpevoli.

La Svetova racconta l’inferno giudiziario che recentemente coinvolge sempre più un numero crescente di persone giovani, soprattutto, desiderosi di esprimere liberamente le loro idee e muoversi da un paese all’altro. A questo proposito l’autrice ha affermato come Putin stia cercando di limitare l’utilizzo di internet, oggi già fortemente controllato ed auspichi ad un ritorno della cortina di ferro. Rivolgendosi ai giovani, la scrittrice invita a conoscere ciò che succede in un paese che, a quanto sembra, non è così lontano da noi, maggiormente perché il presidente Putin allaccia amichevoli l’ex presidente del consiglio italiano ed altri capi europei.

Camilla Frara, Mark Marianello. Liceo Grigoletti, Pordenone