E se l’immortalità fosse più vicina di quanto pensiamo? Se fossimo in grado di trasferire la nostra coscienza in un altro substrato, allora potremmo rimandare l’ultimo saluto a un altro giorno. Con i grandi passi che la tecnologia odierna ha fatto è balenata nella testa di tutti almeno una volta l’idea di andare oltre i limiti imposti dal nostro corpo.
“To be a machine” , il nuovo libro scritto da Mark O’Connel, ci parla di un futuro post-umano, in cui la fantasia si confonde con la scienza e ciò che sembra folle diventa quasi possibile. L’11 maggio presso la Sala Azzurra del Salone Internazionale del Libro, il critico e scrittore irlandese ha cercato di raccontare in chiave letteraria le idee del transumanesimo, movimento scientifico-filosofico che si pone l’obiettivo di superare le fragilità umane, slegare la coscienza dai limiti del corpo e giungere alla vita eterna. Questa nuova corrente, nata nella Silicon Valley, crede in un futuro in cui sarebbe possibile sviluppare tecnologie in grado di ripristinare le funzioni vitali di corpi precedentemente congelati tramite la criogenesi, limitando l’invecchiamento, evitando la degenerazione delle malattie. Nei laboratori dei transumanisti, secondo l’autore, si sta compiendo un vero e proprio atto di fede nell’innovazione che sconvolgerebbe per sempre l’umanità: c’è infatti la paura che le macchine possano prendere il sopravvento sugli uomini e sfruttarli come materie prime in uno scenario fantascientifico come quello di Matrix.
Nella fase conclusiva dell’incontro il giornalista Francesco Guglieri, che ha preso parte alla presentazione del libro, ha posto un importante quesito all’autore: “Preferiresti continuare a vivere nel tuo corpo oppure in una macchina?”. Mark O’Connel ha risposto che al momento ha tutte le condizioni che gli consentono di stare bene nel proprio corpo, ma non esclude che tra una ventina d’anni possa cambiare idea.
Chi non vorrebbe vivere dieci anni di più? Ma si può considerare vivere l’essere una macchina?
Aurora Tesauro e Matteo Grasso, liceo Alfieri
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