David Diop, finalista al Premio Strega Europeo 2019, è stato ospitato oggi al Salone Internazionale del Libro di Torino. Nato Parigi, cresciuto in Senegal, insegna letteratura francese in Francia. Si tratta di una prosa letteraria e poetica. “Fratelli d’anima” è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale e narra del fuciliere senegalese Alfa e del suo rapporto di amicizia con il commilitone Mademba. La morte di quest’ultimo sarà l’evento che spezzerà il filo della sua lucidità per portare il protagonista alla follia. Mademba infatti, ferito gravemente, chiede tre volte all’amico di porre fine alla sue sofferenze, ma Alfa si rifiuta; l’esperienza lo sconvolge e provoca un radicale cambiamento, facendolo diventare un soldato spietato. E’ inoltre voluta la scelta di un personaggio già lacerato da numerose perdite e a quest’ultima risponde con la volontà di far esplodere ogni suo riferimento.

Si tratta di un monologo folgorante e struggente, alimentato da una trama intensa che sul colonialismo in Africa, sulla violenza in guerra, sull’amicizia salvifica quando siamo disperati. Diop ricrea con autenticità i pensieri del protagonista e riflette sull’interrogativo che ci si pone tra umanità e disumanità in guerra. Alfa vive nel dilemma causato dal non saper prendere decisioni imposte dalle situazioni. La lingua utilizzata è semplice, musicale e ripetitiva nell’uso di alcune metafore.

L’idea del romanzo nasce dalla sua storia familiare: suo nonno infatti aveva partecipato alla Prima Guerra Mondiale per la Francia tacendo la sua sofferenza e le vicende a cui aveva partecipato; in questo contesto familiare si è sviluppata la sua curiosità. Ricerca come fonti le lettere francesi dei soldati senegalesi del secolo scorso che, a causa della censura nella corrispondenza, sono di carattere amministrative. David Diop con la sua opera riferisce in maniera indiretta le parole di suo nonno irrompendo nella sua interiorità attraverso la finzione letteraria; egli ha voluto creare un personaggio mitico, che racchiudesse luce e ombra, con una duplice natura, camaleonte dei sentimenti e afferma : “Avevo pensato di poter pensare qualunque cosa”.

Alice Astegiano, Alessia Di Salvatore