Pordenonelegge non è solo letteratura, ma anche scienze e tecnologia.
Vi siete mai chiesti a che punto l’intelligenza artificiale possa spingersi?
A cercare di dare delle risposte a questa domanda è stato l’incontro “L’intelligenza delle emozioni” tenutosi oggi presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Pordenone con la partecipazione di Matteo Rizzato, ricercatore e neuroscienziato, nonché autore del libro “Di cosa parliamo? I livelli dinamici di comunicazione”. Insieme a Luca Giraldi, esperto di intelligenza artificiale e Davide Donelli, neurochirurgo e neuroscienziato, sono stati indicati e approfonditi i 4 livelli di comunicazione citati da Matteo Rizzato all’inizio dell’incontro: di cosa parlo? come ne parlo? che emozione mi provoca? qual è il senso?.
Giraldi, uno dei creatori della startup anconetana “Emoj”, capace di riconoscere le emozioni dei consumatori attraverso il loro volto, ha spiegato come la tecnologia sia in procinto di sostituire l’uomo anche sul piano emozionale, in quanto sia in grado di riconoscere stati d’animo, caratteri delle persone e segnali allert per prevenire situazioni di pericolo.
A sua volta, il neurochirurgo Donelli ha sottolineato, come in quest’era, continuamente bombardati da stimoli, “velocità” sia la parola d’ordine e proprio per questo abbiamo un controllo peggiore delle emozioni e risultiamo sempre più stressati e reattivi, limitando di conseguenza la comunicazione quotidiana.
Per quanto la tecnologia possa essere uno strumento utile per far vivere emozioni ed esperienze alternative, anche a chi può avere difficoltà, è necessario farne un buon uso, per non dimenticare la nostra natura umana. Sapersi ascoltare e studiare sono le chiavi per una buona esistenza.
Si è voluto dunque invitare le giovani generazioni a fare sempre più un uso responsabile e controllato delle tecnologie, affinché vengano usate in modo produttivo e non sostitutivo, neppure distruttivo nel vivere quotidiano, nelle relazioni sociali e nel lavoro.

Gaia Vianello e Valentina De Zorzi, Liceo “M. Grigoletti” di Pordenone