Sviluppo sostenibile grazie a prese di coscienza collettive. Sono questi gli argomenti al centro del dibattito tenuto dalla scrittrice Michela Murgia insieme a Anna Fasano, Jordi Ibáñez e Alexander Fiorentini, rispettivamente esponenti di Banca Etica, di Fundácion Finanzas Éticas e di Fridays For Future.

A partire dal libro della scrittrice sarda Noi siamo tempesta, gli invitati hanno presentato i propri movimenti, che hanno il fine di cambiare lati della filosofia del mondo economico attuale, mettendo al centro il rispetto per l’ambiente e per la volontà dell’individuo nel reinvestimento del proprio denaro. Perché “la tempesta genera un cambiamento locale, nazionale, internazionale e la rivoluzione inizia”.

Ibáñez ha spiegato la strategia di azionismo attivo grazie alla quale l’organizzazione intende portare grandi cambiamenti nelle aziende, dall’interno. Questa consiste, infatti, nell’acquisto di poche azioni e nell’intervento in sede di CDA per mettere sotto i riflettori le carenze di alcune aziende al fine di migliorare lo sviluppo di queste e renderlo sostenibile, senza intaccarne il profitto.

Un obiettivo simile è quello di Banca Etica, che negli anni si è posta il fine di unire due ambiti apparentemente contradditori come la finanza speculativa bancaria e alcuni principi etici condivisi. Eppure il progetto ha raccolto consensi proprio grazie alla capacità di mettere insieme le leggi del denaro e della morale, rifiutandosi di investire in ambiti come quello delle armi ma credendo e incentivando quelle attività che non sfruttano lavoratori e ambiente.

Il portavoce del movimento Fridays for Future si è poi concentrato sul conflitto tra la classe dirigente e i giovani di tutta Italia che sono scesi in piazza, sottolineando la crescente incompatibilità tra il sistema economico-politico attuale e i punti cardine del movimento. L’attivismo ambientale è probabilmente uno dei più evidenti esempi di coalizione collettiva degli ultimi anni, con i lati positivi e negativi che esso comporta.

Dalla sostenibilità ambientale a quella umana le sfide collettive di questi movimenti sono molteplici, sebbene le finanze etiche siano più vicine al sistema attuale e vogliano cambiarlo più che sostituirlo. “Se la finanza controlla il mondo, cambiamo la finanza!”

Emma Menegatti e Matteo Sartini