13 agosto 1969. Maria Teresa Novara viene trovata morta nello scantinato di una vecchia cascina nelle Langhe: è il primo femminicidio di una minorenne nell’Italia repubblicana.
Come la nebbia copre le colline di quel territorio, così ha fatto il silenzio per mezzo secolo con questa vicenda.
Questo silenzio vive in simbiosi con il protagonista Domenico durante il suo estremo tentativo di riallacciare i rapporti con il padre, per tutta la vita mai considerato tale. Allarmato dalle sue parole stentate e confuse, Domenico, con l’aiuto di giornali ingialliti e confessioni di amici d’infanzia, riesce a dissotterrare le colpe inconfessate dei contadini intrappolati dal lavoro in quelle colline.
Cosciente e turbato dal costante aumento di femminicidi nel nostro Paese, lo scrittore torinese Alessandro Perissinotto ha deciso di narrare questa storia che ancora porta sgomento negli animi delle persone. L’autore precisa che è stato necessario coniare la parola “femminicidio” prima ancora di portare l’attenzione su tutte quelle donne uccise solo per il fatto di essere donne. Forse è stato proprio questo messaggio che ha portato studenti e giuria a proclamare vincitore lo scrittore e il suo coraggio nel denunciare questa squallida piaga della nostra società.
Anna D’andrea, Margherita Gnes, Gaia Vianello, Liceo “M. Grigoletti” di Pordenone
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