La sua scrittura è esatta, una nota senza armonie, tagliente fino ad essere spietata. Un traduttore che non la rende rischia di portare al lettore una lama smussata.

Questo afferma Lorenzo Flabbi, traduttore della scrittrice francese Annie Ernaux, ospite radio di Fahrenheit, in occasione del Salone del Libro di Torino Extra 2020.

Il traduttore è un “autore invisibile” che cerca di non farsi notare, afferma Flabbi prima di passare la parola alla Ernaux, che, rispondendo ad alcune domande, ci permette di familiarizzare con il suo settimo libro L’evento, un romanzo “vertiginoso” con cui “si fa un po’ a pugni”.

Sulla scia del libro si è trattato anche il complesso e drammatico tema dell’aborto con un realismo shoccante: l’autrice rivendica il diritto inalienabile per cui “aver vissuto qualcosa, qualsiasi cosa, ci conferisce il diritto di scriverne”. Se non avesse raccontato tutto questo, aggiunge, avrebbe contribuito a oscurare la realtà delle donne, schierandosi dalla parte della generazione maschile. A chi le chiede se la narrazione della vicenda abbia un intento politico, risponde che il suo obiettivo era quello di rompere il silenzio imposto alle donne dalla società, facendo così politica in un senso più largo. 

Il cuore del romanzo resta comunque l’unicità di un’esperienza personale: la narrazione del proprio vissuto non deve avere per l’autore uno scopo terapeutico, ma, al contrario, deve voler rendere universale un’esperienza che altrimenti resterebbe soltanto intima e individuale.

Dopo averci fatto comprendere l’importanza sociale della figura dello scrittore, Annie Ernaux viene posta di fronte ad una domanda molto attuale: come sta affrontando il periodo che stiamo vivendo? 

“Mi manca la vita e il contatto” risponde, “Tutto ciò a cui eravamo abituati sembra scomparso. Ho paura. Per questo non vedo l’ora di tornare a Torino, per assicurarmi che ci sia ancora”.

Glielo assicuriamo noi, Torino c’è e vi sta aspettando. 

Sofia Mazzaglia, Alessandro Mauceri, Nicole Rossi

Liceo Ariosto, Ferrara – Liceo Alfieri, Torino