Nella giornata di sabato 16 maggio la sezione anniversari del Salone del libro ha deciso di omaggiare la grande personalità di Albert Camus.
Sono passati ben 60 anni dall’incidente stradale che ha provocato l’improvvisa scomparsa del grande autore .
È stato ricordato durante l’incontro dalla figlia Catherine, non solo per il suo grande talento letterario, scoperto dalla famiglia solo dopo la morte, ma anche per la sua gentilezza e per il senso di solidarietà, che lo hanno reso scrittore.
All’età di 47 anni, gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura a testimonianza del valore letterario delle sue opere.
All’interno di esse Camus sfrutta il linguaggio filosofico-politico, cercando di trasmettere messaggi o propri pensieri: l’analisi dell’assurdo dell’uomo come condizione alienante reale da allontanare il più possibile dalla vita.
«Non ho disprezzo per la specie umana. (…) Al centro della mia opera vi è un sole invincibile: non mi sembra che ciò formi un pensiero triste.»
Questa citazione ci insegna come in un periodo di grande difficoltà e pessimismo, quale quello che stiamo vivendo ora, il sole di Camus possa dare libero sfogo all’ottimismo.
Margherita Berardi e Yassir Zantou, Liceo Ariosto, Ferrara
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