Quest’anno, ospite d’eccezione alla cerimonia inaugurale della 21^ edizione della Festa del libro con gli autori è il noto psicanalista Massimo Recalcati. Dopo una breve introduzione di rito da parte di personaggi di rilievo nell’ambito della promozione e della organizzazione del Festival quali Michelangelo Agrusti, Giovanni Pavan, Tiziana Gibelli e Andrea Martella, con la partecipazione del sindaco della città di Pordenone, Alessandro Ciriani , ha avuto inizio la conferenza del noto psicanalista incentrata sul tema della fratellanza.
L’ autore ha presentato il suo nuovo saggio Il gesto di Caino, analizzando il motivo per cui la Bibbia, che porta un messaggio di amore per il prossimo, si apra con un episodio di violenza fraterna.
Si tratta della celebre storia di Caino e Abele, un fratricidio criticamente approfondito da Recalcati che , attraverso un lucido ragionamento, convince l’ascoltatore che la fratellanza è talvolta un luogo di fallimento e di ferocia, facendo anche , ad esempio, un parallelo con l’esperienza da tutti provata durante la pandemia.
Infatti, quando ci si incontrava durante la fase acuta dell’epidemia due moti entravano in conflitto: il primo di solidarietà, condivisione e sollievo, ed il secondo di destabilizzazione della propria vita, di paura dell’ignoto.
L’ uomo contiene dentro di sé due nature, una libera ed una securitaria, amante dei propri confini, citando Freud, come un uccello dentro ad un guscio. Caino esaspera la seconda, considerando Abele come un intruso e nello stesso tempo invidiando la preferenza di Dio verso il fratello. Il suo odio nasce dal narcisismo e dalla frustrazione, nel riconoscere in suo fratello qualcosa che lui non avrà mai.
Nonostante Caino stesso riconosca che la sua colpa è imperdonabile, Dio lo perdona; commemora il fratricidio condannandolo alla solitudine ma non lo identifica con l’intera essenza di Caino, lo marchia invece in fronte in modo che il suo atto di violenza non ne generi altri. Esclude la pena senza possibilità di grazia, poiché la violenza non parla e si muove con il perdono. Questo trasmette un messaggio importante, come riconosce Recalcati, che identifica la democrazia con la molteplicità di lingue e di culture.
Cita infine Sant’ambrogio, che invita ciascuno a cercare e riconoscere dentro di sé Caino e Abele, poiché essi non sono rispettivamente male e bene, ma sono sono parti che ognuno di noi custodisce dentro di sé.

Valentina Nachira e Irene Peresson
Liceo Scientifico M. Grigoletti, Pordenone