Può essere selvaggia una storia familiare? Sì, secondo Anne Fine, che da sempre racconta squarci di realtà proprio partendo dal primo ambiente che incontriamo nella nostra vita. Il bello – e il brutto – delle famiglie è che non si possono scegliere, pertanto siamo obbligati a convivere con persone con cui magari non andiamo minimamente d’accordo.

I libri di Anne sono stati inseriti nel programma Storie Selvagge, perché anche se non sono presenti mostri o altre creature spaventose, l’autrice inglese è in grado di “scrivere senza fare sconti”, ovvero di raccontare la realtà, nel bene e nel male. Alcuni dei suoi libri più famosi sono Bambini di farina e Un padre a Ore (da cui è stato tratto il celebre film con Robin Williams, Mrs. Doubtfire), di cui i ragazzi in sala hanno letto alcuni brani. I ragazzi hanno partecipato attivamente all’incontro ponendo domande all’autrice, che ha risposto grazie ad Adriana Crosetto, la brava interprete che ha seguito gli autori inglesi in questi giorni.

Anne ha dichiarato di leggere molte ore al giorno, e di considerare la lettura uno snodo fondamentale per la sua scrittura. “Una scrittura non alimentata dalla lettura è destinata a inaridirsi in fretta” ha detto. Inoltre ci ha spiegato che quando scrive pensa sempre al pubblico a cui si rivolge, per dare il giusto livello di complessità alle situazioni e ai problemi. L’adolescenza è forse uno dei periodi migliori della vita, perché le emozioni si esprimono al massimo della loro potenzialità, anche se forse  non se ne ha la consapevolezza e nemmeno il senso della misura.

Alla richiesta di indicazioni pratiche per diventare scrittori, ha consigliato di leggere molto e di crearsi un bagaglio culturale, una base di fondo, da utilizzare in futuro. Nel suo computer, per esempio, esiste un file chiamato “Le cose da usare più avanti”, in cui raccoglie tutte le notizie più strane o annota particolari che osserva intorno a sé. Molto dei suoi libri sono nati proprio da quel file!

Se si ha un indole da scrittore, bisogna accumulare molte letture ed esercitarsi, e un bel giorno si inizierà a scrivere il libro che si sarebbe sempre voluto leggere, ma che non è ancora mai stato pubblicato.” Queste sono le parole con cui ci ha salutato Anne Fine.

Questa invece è l’intervista che ci ha concesso:

Roberta Perosino ed Eleonora Mantovani, S.M.S Caduti di Cefalonia
Giulia Cibrario e Sara Micheletto, Tutor FuoriLegge