“E’ stato fortuito e fortunato”

Così Sante Bandirali, che assieme a Caterina Ramonda ha moderato l’evento presso la Sala Romania del Salone del Libro 2016, descrive il suo incontro con i libri di Siobhan Dowd, scrittrice inglese di origini irlandesi deceduta nel 2007, tradotti per la prima volta in Italia dallo stesso Bandirali, cofondatore della casa editrice Uovonero.

Nata nel 2010, la casa editrice ha tradotto e pubblicato 5 dei libri di Siobhan Dowd. Il primo tra questi è stato Il mistero del London Eye, che ha particolarmente colpito l’editore poiché il protagonista, Ted, è un bambino autistico alle prese con un mistero da risolvere. L’obiettivo che i tre fondatori della casa editrice si sono proposti, infatti, è di promuovere la lettura tra i ragazzi affetti da neurodiversità, ovvero che possiedono un “sistema operativo diverso”, come Bandirali ha ripetuto simpaticamente più volte citando la Dowd.

Tra i punti di forza presenti nei libri della Dowd vi è la grande positività della scrittrice espressa attraverso i suoi personaggi, che, malgrado le molte disavventure, riescono sempre a rimanere in piedi con dignità. Quest’incontro, estremamente interessante, ci ha permesso di conoscere il coraggio di una scrittrice e di una casa editrice che si sono impegnate nella promozione della lettura tra i giovani e nel tentativo di abbattere quelle barriere che isolano coloro che vivono una disabilità.

A volte basta un libro per legare due persone al di là dei limiti temporali e spaziali.

Ines Ammirati, Lorenzo Lo Verso

Liceo Ariosto