Il salone del libro ha quest’anno ospitato anche Aldo Busi, scrittore e personaggio televisivo di rilevante importanza, che ha presentato il suo nuovo libro “Vacche Amiche”. Dopo la lettura delle prime pagine della sua, così definita, “autobiografia non autorizzata”, con cui si è scherzosamente presentato, l’autore ha deciso di approfondire il discorso sulla trama trattandone i temi di fondo, veri fili conduttori di molti dei suoi scritti.

Autoreferenziale e ironico, scanzonato e sfrenato, Busi ha sottolineato la attuale necessità, troppe volte dimenticata, di trattare tematiche spesso considerate tabù, parlare di sessualità in modo aperto e sfrontato e addirittura criticare, se opportuno, organi di carattere istituzionale, spesso troppo “retrogradi e obsoleti”.

La sua mentalità così aperta, da vero intellettuale, sempre attenta alla sostanza dei fatti e all’approccio della società ai problemi contemporanei  è sempre capace di suscitare scalpore e di toccare tasti che forse molti preferirebbero ignorare. Che lo si apprezzi o meno, rimane innegabile che Busi generi imprescindibilmente fascino e abbia la capacità di catturare il pubblico. L’incontro ha assunto caratteri anticonvenzionali anche grazie alla sua bravura nell’interagire con gli spettatori, a cui lo scrittore stesso ha più volte rivolto domande, e alla sua autoironia nel raccontare apertamente fatti personali e vicende anche piuttosto intime, volutamente ironiche e caricaturali, forse, a tratti, troppo dettagliate. Nonostante questo atteggiamento egli ha dimostrato una certa umiltà nel desiderio di mettersi a confronto con chi era presente in sala, nel raccontarsi e nel mettersi completamente, e in tutti i sensi, a nudo: una disponibilità difficile da trovare in personaggi del suo calibro.

Al termine della conferenza si è anche reso disponibile per un’intervista durante la quale ha confermato la sua spiccata personalità da viaggiatore incallito e pragmatico che non si fa spaventare nemmeno dalla mancanza di sedie.

Margherita Toso, Vittoria Grassi

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