Oggi al Laboratorio in gioco David Conati ha presentato il suo libro fresco di stampa Amici virtu@li.
L’autore ha subito fatto conoscere al pubblico il suo editore, Emanuele Ramini, che gli aveva dato l’incarico di scrivere un libro per ragazzi che trattasse di internet e e dei social network.
Emanuele ci ha spiegato che dietro alla pubblicazione di un libro ci sono circa cento persone e che prima che un libro “veda la luce” può passare anche un anno.
Dopo di che David, accompagnandosi con la sua chitarra, ha cantato una canzoncina sulle chat e ha iniziato a parlare del libro. Prima di tutto, ci ha raccontato che ha fatto ricerche accurate, anche in alcune scuole, per individuare i personaggi da inserire nel giallo che sono reali così come gli ambienti. Infatti Marco, il protagonista, esiste nella realtà, ma con un altro nome.
David Conati per realtà virtuale intende quella che si può percepire con solo due dei cinque sensi: la vista e l’udito, proprio come la realtà che viviamo dietro ad uno schermo quando facciamo ricerche su internet o chattiamo con i nostri amici. Per questo motivo l’autore ha attribuito a Marco la caratteristica di utilizzare molto l’olfatto per “osservare” i posti nuovi che visita: la nuova casa in cui va a vivere o la scuola in cui si trasferisce. Qui la prima cosa che nota è lo stile dei ragazzi : ci sono alcune truzze, dei mettallari, dei rapper.
Poi è entrato nei particolari del libro: si tratta di un giallo in cui Marco, il protagonista, viene coinvolto in una rissa fra ragazzi a scuola e viene filmato da qualcuno, la cui identità è nascosta, e che pubblica il video su YouTube. Marco non ha internet, non può vederlo e, prima che possa farlo, gli capiteranno molti imprevisti…che David non ha voluto svelare.
Parlando di sé ha detto che non si definisce uno scrittore, ma uno scrivente perché per scrittore lui intende qualcuno che è morto e che, a distanza di parecchio tempo, viene ricordato perché ha scritto qualcosa di eclatante.
Ha pubblicato anche molti testi teatrali e ci ha raccontato che tutto è cominciato in quarta elementare, quando si occupava di trovare poesie per la festa della mamma, del papà, dei nonni… E da allora ha capito quale sarebbe stata la sua strada…
Ha inoltre aggiunto che chi legge tanto si distingue subito perché scrive bene e ha molta più fantasia rispetto a chi non legge.
Per concludere l’incontro David ha cantato nuovamente la canzone che aveva presentato all’inizio e ha invitati i ragazzi del pubblico a lasciare la propria opinione sul libro sulla pagina Facebook.
Giovanna
redazione Fuorilegge,3H SMS Peyron-Fermi
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.