Il 13 maggio nello Spazio Duecento si è svolta una conferenza dal titolo Anche le statue muoiono presentata da Costantino d’Orazio, durante la quale si è discusso a proposito del ruolo che i musei, in particolare il Museo Egizio a Torino, hanno nella società odierna. Ad intervenire erano Christian Greco, direttore del Museo Egizio, Irene Calderoni, curatrice di arte contemporanea ed Elisa Panero, ministro per i Beni e le Attività Culturali.

Anche le statue muoiono è una mostra che propone un dialogo fra opere d’arte di epoche e luoghi diversi, che coinvolge anche il Museo Egizio. Oggi i musei devono competere con realtá che prima non esistevano e che occupano il nostro tempo libero, per esempio con le fiction che sono anche nemiche della lettura. Si é anche parlato di come le tensioni politiche con l’Egitto non abbiano influito sul dialogo con le istituzioni egiziane dal punto di vista scientifico di ricerca, visto che, dice Christian Greco, sotto questo aspetto la politica non c’entra con la cultura.

Irene Calderoni é intervenuta affermando che eventi storici accaduti hanno fatto riflettere molto sul ruolo che i musei oggi hanno, dal momento che sono considerati un target per le organizzazioni terroristiche in quanto patrimonio culturale. La domanda che si pone Christian Greco è quindi se questi siano luogo di conservazione o di distruzione: secondo il direttore la risposta si trova proprio in questo ossimoro in quanto sono luogo di conservazione per la funzione propria che hanno, ma questo implica anche l’allontanamento dal luogo d’origine delle opere esposte, fatto che puó essere considerato una forma di distruzione.

Lara Paciocco e Lucrezia Tinelli