“Arte Filosofia Scienza. Assonanze e Dissonanze sulla Fuga”. Questo è il titolo del nuovo libro di tre grandi figure: Edoardo Boncinelli, biologo, filosofo e poeta, Valerio Meattini, filosofo teoretico e Ugo Nespolo, pittore e scultore, presentato il 16 maggio 2015 al Salone del Libro. L’incontro, più che con la descrizione del loro libro, si è sviluppato attraverso un dibattito che ha permesso di delineare le figure dei due filosofi; Nespolo sfortunatamente, a causa di un imprevisto non ha potuto partecipare all’incontro.
La prima domanda posta dal presentatore, Elio Ferraris, è stata quali opere avessero rappresentato una svolta nel loro percorso di vita.
Meattini, che precedentemente si era rifiutato di rispondere ritenendo di non poter dare un unico titolo, ha invece citato la Divina Commedia e l’Iliade. riguardo a quest’ultima ha sottolineato come sia un’ avventura più che umana, che è riuscita a valorizzare ugualmente vincitori e vinti e che ha determinato un fondamento per il modo di essere del filosofo.
Boncinelli,riconoscendo un libro di biologia di Isaac Newton come fonte di ispirazione, ha spiegato che la sua formazione è iniziata a soli 8 anni con i grandi classici filosofici e successivamente con i trattati di astronomia e fisica. Tutto ciò ha contribuito a renderlo ciò che è oggi, ovvero – a suo parere- una persona accomodante e intransigente allo stesso tempo; si ritiene infatti come una confluenza di due grandi personalità, quella filosofica e quella scientifica.
“Com’è arrivata la scienza in occidente?”- “c’è sempre stata!”- risponde Boncinelli alla seconda domanda. Definita da lui “impresa collettiva e progressiva”, è ormai da considerasi una materia multiforme, che si occupa dei problemi profondi della realtà e che finalmente tenta di rispondere alla grandi domande, che un tempo erano esclusivamente affidate alla teologia e alla filosofia.
Un altro tema arrivato alla scienza è quello della libertà, uno fra i tanti concetti rivisitati dalla scienza, talvolta anche in maniera brutale, ma mai allontanati dalla loro sfera culturale.
Si può dunque parlare di questo come un libro ricco di riferimenti filosofici e scientifici e nel quale ognuno è riuscito ad esprime la propria personalità.
Claudia Bertaggia, Gaia Bertolone,
#Redazione Alfieri
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